Regesto: Giacomo de Medda, rettore della chiesa di S. Maria di Poschiavo, rappresentato dai suoi procuratori Genzio fu Bono de Miniginis e Zano fu Pietro de Cortexella, redige inventario dei beni mobili e immobili della suddetta chiesa (cc. 7r-8r).
Regesto: Giacomo de Medda, rettore della chiesa della S. Trinità di Brusio, rappresentato dai suoi procuratori Genzio fu Bono de Miniginis e Zano fu Pietro de Cortexella, redige inventario dei beni mobili e immobili della suddetta chiesa (cc. 8r-9v).
Regesto: Giacomo de Medda, rettore della chiesa di S. Agata di Brusio, rappresentato dai suoi procuratori Genzio fu Bono de Miniginis e Zano fu Pietro de Cortexella, redige inventario dei beni mobili e immobili della suddetta chiesa (cc. 9v-10r).
Regesto: Gli eredi del fu Fanco di Pietro Laveggio promettono di consegnare per i successivi 17 anni 6 staia, metà di avena e metà di segale, ai poveri di Poschiavo o ai procuratori delle chiese di Poschiavo che si incaricheranno di distribuirli (c. 11v).
Descrizione su etichetta: Locazione perpetua di terreno comunale sul monte di Sandrena fatta a Bonato figlio di Fano de Melera.
Regesto: Il comune di Poschiavo, rappresentato dai sindici Guglielmo fu Antonio Abondiolo e Fanchino fu Tognolo de Albricis, investe a locazione e accola per 29 anni e poi in perpetuo Bonato fu Fano de Melera di Poschiavo di un bosco sito a Poschiavo, in località in Monte de Sandrena, in Front, al fitto annuo di 12 imperiali da versare il giorno della festa di s. Martino.
Descrizione su etichetta: Locazione perpetua di terreno comunale presso il lago “ad acquillam” fatta dal Comune di Poschiavo. ‘Ind. V
Regesto: Il comune di Poschiavo, rappresentato dal decano Guglielmo fu Mino de Bondiolo, investe a locazione e accola per 29 anni e poi in perpetuo Antonio fu Menigo Adda de Filipis di Poschiavo di un bosco sito a Poschiavo, in località ad Plazum, al fitto annuo di 12 lire imperiali da versare il giorno della festa di s. Martino.
Descrizione su etichetta: Obbligo della Comune di Poschiavo verso Guffredo de Quadrio.
Regesto: Il comune di Poschiavo, rappresentato dai sindici Pietro fu Bono de Gulielmo e Fanco fu Semadeni de Marzadrelo di Poschiavo, promette a Guffardo de Quadrio di Ponte di pagare entro un anno 600 lire imperiali e un peso di pesci a completa soluzione di 30 carri e una soma di vino.
Descrizione su etichetta: Obbligo del Comune di Poschiavo verso Augustini de Lambertengis in Coseto di Villa per debito de Lire 328 per vino comperato.
Regesto: Il comune di Poschiavo, rappresentato dal decano Meio fu Zano di Meio Stefano de la Costa, dall'officiale Fanco fu Tognolo de Albriciis e dai procuratori Tognino fu altro Tognino de Olzate e Pietro fu Bono de Guielmo, promette ad Agostino fu Bertramo de Lambertengis di Como, abitante a Coseto, pieve di Villa di Tirano, di pagare entro la successiva Pasqua 328 lire imperiali a completa soluzione del vino acquistato.
Descrizione su etichetta: Confesso della Comune di Poschiavo in favore di Agostino de Lambertenghis per 15 carra vino da lui comperati.
Regesto: [Il comune di Poschiavo, rappresentato da Simone, Meio e Bertramo di Poschiavo], promette di pagare entro Natale ad Agostino fu Bertramo de Lambertengis di Como, abitante a Coseto, pieve di Villa di Tirano 400 lire imperiali e un camoscio, cioè 200 lire imperiali e il camoscio entro il giorno della festa di s. Martino e il restante entro Natale, a completa soluzione del vino acquistato.
Descrizione su etichetta: Obbligo della Comune di Poschiavo verso Agostino de Lambertenghis in Coseto di Villa.
Regesto: Il comune di Poschiavo, rappresentato dal decano Stefano fu Togno de Rosso e dall'officiale Pietro fu Bono de Guielmo di Poschiavo, promette ad Agostino fu Bertramo de Lambertengis di Como, abitante a Coseto, pieve di Villa di Tirano, di pagare entro la successiva festa di s. Martino 114 lire imperiali a completa soluzione del vino acquistato.